Il cammino di conversione di Margherita: il secondo passo


Dopo la morte di Arsenio, Margherita decide di tornare dal padre. Cosa sarà passato nella sua mente e nel suo cuore? Nove anni erano trascorsi dalla sua fuga da casa, ora tornava con un bambino… Forse sarà stata combattuta, avrà provato vergogna, timore, fiducia… Dopo tutto – avrà pensato – era suo padre, avrebbe capito il suo grande dolore… Invece, si trova davanti a una porta chiusa!

Margherita è una persona dalle relazioni familiari ferite: un amore mai pienamente realizzato, una famiglia di origine che la rifiuta…

Quante volte anche noi ci sentiamo feriti nelle relazioni più importanti! Incomprensioni, rifiuti, fino ad arrivare a vere e proprie spaccature, che a volte ci appaiono insanabili… E quanta sofferenza!

Nel momento del bisogno più grande, quando tutto crolla, Margherita si trova ad essere rifiutata e abbandonata proprio da chi più di ogni altro avrebbe dovuto aiutarla e capirla. Dice bene il salmo 55: “se mi avesse insultato un nemico, l’avrei sopportato, se fosse insorto contro di me un avversario da lui mi sarei nascosto, ma sei tu”.

A quanti succede la stessa cosa!

Possiamo immaginare il suo dolore, già grande per la morte violenta di Arsenio, la sua disperazione, il suo smarrimento: all’improvviso ogni strada è sbarrata, ogni sogno di felicità infranto. Margherita sta toccando il fondo e si trova a vivere tutto questo nella più drammatica solitudine!

Eppure, proprio in quel momento riesce a scorgere una piccolissima luce e a seguirla! Lo capirà dopo, ripercorrendo con la memoria insieme al Signore i passaggi della sua conversione.

In quel momento estremo, Margherita trova il coraggio di guardare se stessa nella verità, riconosce ciò che l’ha allontanata da Dio e proprio a lui si rivolge e chiede aiuto. Fa così esperienza di quello che dice il salmo 27: “Mio padre e mia madre mi hanno abbandonato, ma il Signore mi ha raccolto”.

Sì, nel momento dei più grandi abbandoni umani, Dio ti “raccoglie”!

E dove tutto è chiuso, disperato, impossibile, apre una strada!

È così grande il suo amore per te che non vuole vada perso nulla della tua esperienza di vita, neanche il peggio: tutto quello che vorremmo cancellare, dimenticare, scartare appunto, lo prende e cerca ostinatamente il modo per trasformarlo in qualcosa che anziché distruggerci ci faccia vivere.

Così è avvenuto a Margherita, così profondamente ferita fin dall’infanzia nelle relazioni, così assetata di amore e delusa nell’amore. In quel momento tragico della sua vita lei ha avuto un’intuizione “vincente”: ha cercato in Gesù lo sposo, il padre, il maestro, il signore, ha intuito che proprio l’amore fedele di Dio poteva guarire le ferite delle sue relazioni, “raccoglierla” mentre tutti l’abbandonavano.

Margherita t’invita a rileggere la tua vita, a “ricordare” insieme al Signore anche i passaggi più difficili non per rinnovare il dolore dei giorni più amari, ma per scrutarci dentro insieme a lui e scovare, scoprire con stupore che anche tu puoi trovare quella piccolissima luce… forse un sorriso, una parola ricevuta, una piccolissima gentilezza, forse un’intuizione interiore, insomma, qualcosa che ti ha aiutato a risollevarti, che in qualche modo ti ha aperto una strada. Se troverai quella piccola luce, tutto potrà apparirti sotto una luce nuova e anche il dolore potrà, forse, trovare un senso…

Margherita ti è vicina e t’incoraggia: “Lasciati scaldare dall’amore di Dio per te!”

°°°°°

E suo padre? Ci dice fra’ Giunta che la cacciò di casa “su istigazione della matrigna”: ci avrà mai ripensato? Ha ceduto alle pressioni di sua moglie. Certo, si sarà trovato tra due fuochi… ma noi al suo posto cosa avremmo fatto? Quante volte anche noi lasciamo che la pressione degli altri c’impedisca di fare del bene a qualcuno!…

Paradossalmente, però, dobbiamo ringraziarlo, perché se avesse accolto Margherita probabilmente noi non avremmo la nostra santa!

Le Sorelle Clarisse di Cortona

Lascia un commento