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Non c’è cuore al mondo che sappia perfettamente mediare o credere quanto tu sei grande in me
Gesù, dalla Legenda

Nel 2022 ricorre il 750° anno della Conversione di S. Margherita.

CRONOLOGIA DELLA VITA E DELLA GLORIA :

-1247:  Margherita nasce a Laviano, oggi nel Comune di Castiglion del Lago.

-1256:  Resta orfana della madre; il padre risposa.

-1263: Fugge da casa e va a convivere col promesso sposo.

-1272: Il promesso sposo viene ucciso. Margherita, guidata dal cane, ne ritrova il cadavere. Si converte all’amore di Dio. Va a chiedere perdono al padre, e scacciata, si reca a Cortona.

-1275: Entra nel Terz’Ordine Francescano. Il Crocifisso, dinanzi al quale pregava, le parla per la prima volta. Si sceglie una cella più lontana dal chiasso.

-1286: Riceve in dono il primo nucleo murario dal quale si svilupperà l’ospedale, che ancora oggi esiste a Cortona.

-1288: Va ad abitare la terza cella, sotto la rocca.

-1297:  22 febbraio – Margherita muore nella cella sotto la rocca, e viene sepolta nella chiesetta di S. Basilio.  Si comincia la costruzione di una chiesa in suo onore.

-1330: Il venerato corpo è collocato nella nuova chiesa di S. Margherita.

-1515: Leone X riconosce il culto reso alla Venerabile Serva di Dio Margherita.

-1542: Cortona dichiara festa civile il 22 febbraio, festa di S. Margherita, e la sua vigilia.

-1629: Urbano VIII estende a tutto l’Ordine Francescano la Messa e l’Uffizio di S. Margherita.

La dichiara così Beata.

-1639: Si istituisce e si fissa nella Domenica dopo l’Ascensione una seconda festa in onore di S. Margherita: quella della Traslazione del suo corpo all’altar maggiore, avvenuta nel 1580.

-1728: 16 Maggio – Benedetto XIII proclama Margherita Santa.

                                                          Da: ” Margherita La Santa di Cortona di P. Egidio Magrini” 

CENNI BIOGRAFICI

Margherita nacque nel 1247, da modesta famiglia contadina, a Laviano, oggi parrocchia di Pozzuolo, quasi sul confine dell Umbria con le province di Arezzo e di Siena. Orfana di
madre a otto anni, trascorse una fanciullezza triste sotto l’incubo e i maltrattamenti di una matrigna malevola. Di aspetto  avvenente, di mente aperta, di natura vivace, generosa di cuore,
bisognosa d’affetto, si lasciò adescare da un nobile giovane di  Montepulciano il quale, con la promessa di un matrimonio felice, la persuase a fuggire dalla casa paterna e recarsi ad abitare con lui. Aveva 16 anni, il matrimonio, sempre rimandato  con vari pretesti, non venne mai e Margherita, salutata e riverita pubblicamente come la Dama di Montepulciano, dovette rassegnarsi, sconfortata e delusa, alla umiliante condizione di cortigiana, Non era questo l’amore e l’avvenire che aveva sognato e bramato!
Ma Dio misericordioso vegliava su di lei. Ucciso l’amante in circostanze rimaste misteriose, dopo nove anni di convivenza, scacciata dalla dimora signorile, respinta dalla casa paterna, sola con un figlioletto di otto anni, in tanta desolazione si rivolse a Colui nel quale non aveva mai cessato di credere e di sperare. Una voce le risuonò nel cuore. Vai a Cortona e mettiti sotto la direzione bei Frati Minori. Margherita obbedi prontamente. Ospitata dalle pie signore Moscari e affidata alle cure dei Frati Minori, specialmente dal P. Giunta che ne fu il confessore e il biografo, non ebbe altro pensiero ed altro proposito che redimersi mediante l’ espiazione, la penitenza, il sacrificio, l’amore a Dio e la carità verso il prossimo.
Dopo tre anni di prova, nel 1275 fu ammessa al Terz’ Ordine Francescano del quale divenne la stella più luminosa. Sistemato il figlio (che poi divenne Frate Minore) in un collegio di Arezzo,
con incredibile forza di volontà e visibilmente guidata dalla
grazia divina, si diede tutta all’esercizio eroico delle virtù cristiane e della più aspra penitenza, dedicandosi particolarmente al servizio dei poveri e degl’infermi per i quali diede
origine all’ospedale di S. Maria della Misericordia.
Dopo sedici anni trascorsi in città a servizio del prossimo, in seguito ad un preciso comando di Cristo, si trasferì nel solitario e abbandonato oratorio di S, Basilio, che ella fece restaurare, ai piedi della Rocca, dove visse ancora nove anni come reclusa, in incredibili esercizi di penitenza e favorita da frequenti rapimenti estatici e dolcissimi colloqui col Signore.
Di quì volò al cielo il 22 Febbraio 1297, Proclamata santa dalla cittadinanza cortonese per i numerosi miracoli operati in vita e dopo morte, fu subito eretta in suo onore, sul luogo stesso una chiesa che, con successivi ampliamenti, è divenuta l’attuale Basilica di S. Margherita, dove
la sacra spoglia si conserva ancora incorrotta e venerata e dove da tutto il mondo cristiano giungono pellegrini devoti e attestati della sua potente intercessione presso Dio. Canonizzata solennemente nel 1728, è stata dichiarata compatrona della città e diocesi di Cortona. 

Nel 2006 il Professor Francesco Mallegni Paleoantropologo dell’Università di Pisa, dopo aver studiato attentamente le ossa facciali di S. Margherita, e realizzando direttamente su di esse un calco in resina, ricostruisce con la sua  equipe  le fattezze del volto della nostra Santa all’età compresa tra i 30 e i 40 anni.

L'urna della Santa e le chiavi

Tratto da: ” LA PRIMAVERA DEL “VIVA MARIA” di Santino Gallorini