750° Conversione di S. Margherita 1272-2022

di Giorgio Giusti

750° Conversione S. Margherita da Cortona 1272 — 2022
Nel Dicembre del 1971 il Vescovo di Cortona Mons. Giuseppe Franciolini annunciò nel
Bollettino Diocesano “un centenario singolare di S. Margherita” , il VII° Centenario della
Conversione di S. Margherita e della sua venuta a Cortona 1272 — 1972.
Si può dire che cinquanta anni dopo il 3 Dicembre 2021 si è parlato di S. Margherita da
Cortona nell’Aula Paolo VI in Vaticano-Roma (su Tele 2000 ) alla vigilia del 750° di
Conversione. Che strana coincidenza? Bisognerebbe chiederlo al Predicatore della casa
Pontificia Em.mo Card. Raniero Cantalamessa O.F.M. CAP. (tra le sue fonti, infatti, cita la
Legenda di Fr. Giunta Bevegnati =Vicenza 1978=).
“Alle 9,00 del 03/12/2021 nell’Aula Paolo VI, il Predicatore della Casa Pontificia, Em.mo
Card. Raniero Cantalamessa, O.F.M. CAP., ha tenuto la prima Predica di Avvento sul tema:
“Quando venne la pienezza del tempo Dio mandò Suo Figlio (Galati 4,4-7)”.

Dio mandò Suo Figlio perché ricevessimo La Adozione a Figli.

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Dalla Fede allo stupore.

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Un esempio servirà meglio di tanti ragionamenti a capire cosa significa non dare per
scontato l’essere Figli di Dio. Dopo la sua conversione S. Margherita da Cortona trascorse
un periodo di terribile desolazione. Dio sembrava adirato con lei e a tratti le faceva tornare
alla memoria, uno ad uno, tutti i peccati commessi fin nei minimi dettagli, facendole
desiderare di scomparire dalla faccia della terra. Un giorno, dopo la comunione, una voce si
levò improvvisa dentro di lei: “Figlia Mia”. Lei che aveva resistito alla visione di tutte le sue
colpe, non resistette alla dolcezza di questa voce, cadde in estasi e durante l’estasi i
testimoni presenti la sentivano ripetere fuor di sé dallo stupore:
Sono sua figlia, egli l’ha detto. O infinita dolcezza del mio Dio! O parola così a lungo
desiderata! Così insistentemente chiesta! Parola la cui dolcezza supera ogni dolcezza!
Oceano di gioia! Figlia mia! L’ha detto il mio Dio! Figlia mia!.
Ben prima di S. Margherita aveva sperimentato questa stessa folgorazione l’Apostolo
Giovanni:
Vedete (scriveva) quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio. E
lo siamo realmente!
Una frase, questa, chiaramente da leggere con punto esclamativo.
Slegare il proprio battesimo.
Perché è così importante passare dalla fede allo stupore, dalla fede creduta (la fides quae)
alla fede credente (la fides qua)? Non basta credere e basta? No, e per un motivo molto
semplice: perché questo (e questo soltanto) cambia veramente la vita!
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Il ruolo della Parola di Dio.

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Fratelli tutti!
Abbiamo ricordato sopra le esclamazioni di S. Margherita da Cortona al sentirsi
interiormente chiamare da Dio “FIGLIA MIA”: “Sono sua figlia, egli l’ha detto … Oceano
di gioia! Figlia mia! L’ha detto il mio Dio! Figlia mia”. Potessimo una volta sperimentare
qualcosa di simile, ascoltando quella stessa voce di Dio, non risuonante, come per lei, nella nostra mente (che sì può ingannare!), ma scritta, nero su bianco, nella pagina della Bibbia che stiamo meditando: “Dunque, non sei più schiavo, ma figlio. E se figlio, anche erede!” Lo Spirito Santo, vedremo a Dio piacendo la prossima volta, è pronto ad aiutarci in questa impresa. “

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