Il Cammino di Conversione di Margherita: il quarto passo

Continuiamo a conoscere i primi passi del cammino di fede di Margherita leggendo qualche versetto della Legenda di fra Giunta Bevegnati: scopriremo quanto lei è vicina a noi, quanto può dirci oggi.

“E tu, non sapendo che cosa ti convenisse fare, senza nessuno che ti desse indicazione ed aiuto…. Ti rivolgesti a me e chiedesti che fossi io il tuo maestro e signore e sposo;…. Io plasmatore della tua bellezza interiore e amorosamente desideroso di esaltarlo, riuscii ad illuminare la tua coscienza e ad ispirarti di andare a Cortona.” (I,3)

Margherita sta attraversando un momento veramente buio. Il suo compagno è morto, la famiglia di lui l’ha allontanata dal palazzo, il padre, istigato dalla matrigna, non la vuole più a casa: tutte le porte sembrano chiuse. Cosa fare? dove andare? a chi rivolgersi? Molti pensieri affollano la sua mente e il suo cuore, l’angoscia e la tristezza sono le sue compagne mentre è seduta sotto il fico con in braccio il suo bambino. La vita tutta d’un tratto la costringe a prendere una decisione, a scegliere cosa fare nel futuro. Quante volte, anche noi, di fronte alle decisioni importanti, ci siamo sentiti dubbiosi e angosciati e la paura di sbagliare, di fallire ci ha paralizzato.

In questo frastuono di pensieri e insicurezze, Margherita riconosce in sé una presenza, trova nel suo cuore una piccola fiamma, forse uno stoppino dalla fiamma smorta, che le dà calore, che le permette di guardare avanti. Questa fiamma è il Signore. In questo momento Margherita riconosce che Dio le è vicino e “come un bimbo in braccia a sua madre” (Sl 130) pone tutta la sua fiducia in Dio, perché sa che Dio non ci abbandona mai; nel momento del bisogno Lui è lì, la sua mano ci protegge e ci indica la strada da percorrere.  Sta a noi avere questa certezza e purificare il nostro sguardo per poterlo vedere e riporre in lui la nostra fiducia.

Margherita, con tutta libertà, si rivolge al Signore e permette a Lui di riscaldarle totalmente il cuore, di darle la forza di non guardare più alle bellezze esteriori che svaniscono nel tempo per ascoltare la sua voce. Questo è un momento importante della sua vita, è il punto di svolta per la vita di tutti noi figli amati da Dio. Margherita, nella tristezza e nella solitudine, non si lascia scoraggiare dalle difficoltà e decide di porre al centro della sua vita il Signore, ascoltando quell’intuizione interiore che gli suggerisce di andare a Cortona. Da quel momento ogni pensiero, ogni azione sono animati dal desiderio di compiere la volontà del Signore. Margherita, sull’esempio di Maria che disse: “Eccomi” all’angelo Gabriele, aderisce con tutta se stessa all’ispirazione del Signore pronunciando il suo eccomi.

Margherita non si appoggia più ai suoi desideri, ma ascolta il Signore che “parla al suo cuore” (Os 2,16) e la rigenera a una nuova vita, a un futuro nuovo, perché l’amore di Dio può fare “grandi cose” (Lc 1,49) se noi lo lasciamo agire. Ascoltare la voce del Signore fa crescere nell’animo di Margherita una forza, una speranza che la porterà a fare un primo passo verso una nuova vita: andare a Cortona. Non sa ancora come sarà concretamente il suo futuro, ma intanto il suo cuore è pieno di speranza, l’ispirazione del Signore le permette di prendere una direzione e di mettersi in cammino.

 Margherita dovrà fare ancora molta strada prima di essere tutta del Signore, prima di diventare quella donna, quella santa che noi tutti amiamo e onoriamo. Ma con questo passo inizia un cammino nuovo, e indica a tutti noi la strada da percorrere per scoprire il progetto di Dio: sta a noi individuarlo ascoltando quella voce che parla al nostro cuore; individuarlo e aderirvi con tutto il cuore, con tutta la mente e con tutta l’anima.

       Le Sorelle Clarisse di Cortona

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