Con molta gioia pubblichiamo nelle pagine del nostro sito l’omelia di Monsignor Italo Castellani Arcivescovo Emerito di Lucca, parole pronunciate in occasione della Festa di S. Margherita all’interno del 750° della sua Conversione. A lui vanno i ringraziamenti della nostra Associazione, non solo per le belle, semplici e dirette parole, ma anche per l’amore dimostrato nel tempo alla nostra cara Patrona e non ultimo per la sua disponibilità.
FESTA DI SANTA MARGHERITA
(22 Febbraio 2022)
Entrando in Chiesa, essendo la porta affollata e la gente obbligata ad entrare molto lentamente in Basilica, mi sono imbattuto in questo bellissimo dialogo tra un giovane che usciva e una ragazza che stava entrando accanto a me: “Che fai qui?”, in tono scherzoso e amichevole dice la ragazza al giovane amico. Il ragazzo, con il sorriso in bocca, risponde: “Sono devoto di Santa Margherita”. E la ragazza, di rimando e in modo affettuoso, risponde al giovane amico: “Non ti allargare troppo!”.
Avendo partecipato a questo rapido colloquio ho detto loro: “Sto entrando in chiesa per la celebrazione: mi avete dato lo spunto per iniziare l’omelia .La vostra devozione giovanile alla nostra Santa mi ha commosso Mi sono congratulato con loro e ci siamo salutati affettuosamente come se ci conoscessimo da sempre.
Mi colpisce, carissimi fedeli, la semplicità di questi due giovani: la loro devozione semplice e sentita verso la Santa, alla quale in preghiera sono venuti sicuramente ad affidare le loro preoccupazione e speranze per il futuro della loro vita, delle loro rispettive famiglie, per la società tutta, in questo tempo in cui tutti siamo provati dal covid e, nelle ultime settimane, dai vicini venti di guerra che spirano dall’ Ucraina.
Quest’ anno ricorre una data importante della vita della nostra Santa: 750 anni dalla Sua conversione! Dal momento in cui lascia la Sua Laviano e, guidata dal cagnolino che sicuramente aveva partecipato alla battuta di caccia in cui il compagno Arsenio era stato ucciso ed a Lei affezionato, si orienta verso Cortona. Nella biografia di Santi anche vicini a noi, – S.Giovanni Bosco, il Beato Don Orione…, – è presente un cagnolino, simbolo della vicinanza di Dio e guida dello Spirito.
Santa Margherita- i Santi sono definiti dalla Liturgia della Chiesa amici di Dio (si fidano di Dio e Dio si fida di loro) e modelli di vita per noi (testimoni di Vangelo/il Vangelo come via sicura al bene)- è una Santa siffatta. Cosa insegna a noi Suoi affezionati devoti la Sua conversione, a 750 anni dall’ inizio di questo cammino guidato da Dio, alla cui voce è stata fedelissima?
Un cammino a piedi, con il bambino in braccio, affidandosi alla carità della gente che incontra lungo la strada: un cammino di riflessione sulla propria vita e con nel cuore il profondo desiderio di cambiare vita affidandosi totalmente a Dio, lasciandosi guidare, come San Francesco di cui era devotissima, dal Vangelo e da null’altro.
Il Vangelo che abbiamo ascoltato affida a ciascuno di noi –nella parabola evangelica della “pecorella smarrita”e della “dramma perduta”- questo essenziale insegnamento: la vita della nostra Santa ci ricorda la Sua presa di coscienza di essere come una “pecorella smarrita”, come una “dramma perduta”. Ma il Signore Iddio è andata a cercarla perché preziosa davanti a Dio. E Margherita, consapevole di essere personalmente amata da Dio, che Dio Le vuole Bene –nel Suo cuore è impressa la Parola di Gesù:“Io ho dato la mia vita per te”- cambia vita, cambia strada: il cammino da Laviano verso Cortona, ispirata da Dio, è simbolo del cammino di ognuno di noi, amato da Dio e chiamato a seguire i passi di Gesù, Parola del Padre.
Santa Margherita, che ispira la Sua vita quotidiana al Vangelo, passa oggi a noi il testimone come:
1) Donna di fede “: Donna di Dio”. “Figlia mia” la chiama la voce del Crocifisso- davanti al quale sta in preghiera ore ed ore i- e che discende dalla Croce per aprirgli la porta della Chiesa chiusa durante la notte. E Margherita prende coscienza della Sua vera identità”: Figlia di Dio e amata da Lui, come ciascuno di noi a partire dal nostro Battesimo. Il Crocifisso, oggi nell’altare della Basilica a destra della urna della Santa, allora era conservato nella nostra bellissima Chiesa di San Francesco.
Per chi si fa discepolo del Signore, come la nostra Santa ,tutto ha inizio da un fatto: noi siamo amati da Dio, “Così io ho amato voi”. Ogni essere vivente, come respira aria per vivere, così respira, vive, per l’Amore di chi lo ha creato e per lui ha dato la vita. Apriamo il loro cuore alla Parola di Dio e all’Amore di Dio che si riversa nei nostri cuori nei Sacramenti, nel sacramento ‘fonte’ dell’ Amore dei Dio che è l’Eucaristia.
Riscopriamo, sull’esempio della nostra Santa, la preghiera e l’ascolto della Parola di Dio, le Sante Scritture, a cominciare dalla partecipazione alla Messa domenicale .
2) Donna di Carità: “Va e soccorri, cura i tuoi fratelli” , sempre una voce dall’Alto, la voce di Dio Padre, che tocca il cuore di Margherita. “Si ricordino del mio Vangelo nella sua essenzialità: “ama Dio e ama il prossimo”
Gesù indica le condizioni per stare dentro questa ‘legge di natura’ che è l’amore di Dio, la risposta all’ ’amore di Dio “Osservate i miei comandamenti”; “Amate gli altri con la misura con cui vi ho amati”; “Amate come io vi ho amati”.
3) Donna di Pace: “Predica la pace tra gli uomini di Cortona”, la pace tra Cortona e i vicini Aretini, gli dice la voce dall’Alto, mentre contempla in profonda preghiera il volto del Figlio di Dio Crocifisso: “Si ricordino di me ‘Creatore ;Si ricordino di me ‘Salvatore’.
Quest’invito alla nostra Santa, da lei accolto con fede e amore, diventa la Sua missione. Da qui la nostra missione ad essere uomini e donne di pace oggi, curando e intessendo relazioni di pace (perdono,mitezza, delicatezza, accoglienza fraterna…) nella vita quotidiana sull’esempio e con l’ aiuto della nostra Santa.
+ Italo Castellani Arcivescovo Emerito di Lucca